«Tor Bella Monaca è come un film in bianco e nero e muto. Non ci vuole vedere nessuno, non ci vuole sentire nessuno» spiega una ragazza che vive in una casa popolare occupata nella periferia della Capitale. Il reportage di Alessandra Borella
Il più alto tasso di dispersione scolastica, di minori sotto tutela del tribunale, e disoccupazione giovanile. È Tor Bella Monaca: periferia romana nota alle cronache come principale piazza di spaccio della Capitale. Ex roccaforte del Pci, oggi è la Lega di Matteo Salvini a raccogliere consensi e speranze. Quelle che molti dei suoi abitanti, abbandonati al loro destino fatto di banchi di scuola vecchi di 30 anni e parchi pubblici devastati dal degrado, non hanno più, soprattutto nei confronti della politica. Una di loro, mamma single con due figli, occupa una casa popolare e non vota più. «Ho perso la scheda elettorale, non ricordo nemmeno l'ultima volta che ho votato».