Trinità dei Monti, dopo il restauro tornano i bivacchi

1,5 milioni di euro è la cifra che la maison Bulgari ha messo a disposizione per il restauro della scalinata più famosa al mondo, quella di piazza di Spagna. Ma a pochi giorni dalla sua riconsegna al pubblico nulla o quasi è cambiato. All’ingresso della scalinata i cartelli – già presenti dal 2004 in realtà – ricordano ai turisti e non che qui non è consentito bere, mangiare e in generale “bivaccare”, ma neppure il nuovo splendente colore dei 144 gradini dissuade i suoi frequentatori. Nel primo weekend dopo la sua inaugurazione la situazione è pressoché quella di prima. C'è chi si sdraia a prendere il sole, chi si toglie le scarpe, si mangia un panino o un gelato, si bevono acqua, succhi di frutta… e qualcuno ne approfitta anche per un po’ di vino che poi nasconde subito dentro lo zaino. Ci si siede sul parapetto, si sta stravaccati sui marmi, con i cani a spasso e le bici.

I vigili, chiamati a tenere d’occhio la situazione, ci sono. Fanno su e giù per la scalinata, fermano qualcuno e lo informano che deve “consumare” fuori dalla scalinata, poi può tornare a sedersi. Ma non tutto viene controllato: la polizia municipale di solito arriva fino a un certo punto, poi torna indietro. Per questo, chi lo sa o lo vede, ne approfitta per sistemarsi sulla scalinata più in alto che porta a Trinità dei Monti. E insieme ai turisti – e non – con panini e bibite, si fuma una sigaretta e si abbandona la cicca (spenta sul travertino) ma si può anche acquistare un selfie stick o un paio di occhiali da sole dai soliti venditori abusivi piazzati proprio sugli scalini più nascosti.

In serata la situazione è identica: si mangia e si beve. Si “bivacca”.