La buonasera di Massimo Gramellini

La buonasera di Massimo Gramellini

 

"Sono nato e cresciuto a Torino, su un viale che tuttora si chiama corso Giovanni Agnelli, in onore del fondatore della Fiat. Corso Agnelli collega il centro della città con la fabbrica di Mirafiori e uno dei miei primi ricordi d’infanzia è legato allo sferragliare notturno del tram numero 10 che portava gli operai al lavoro. Dalle prime luci dell’alba non c’era più tregua: ogni dieci minuti ne passava uno. Ma lunedì prossimo quel tram rischia di viaggiare senza passeggeri perché i lavoratori della linea 500 sono stati mandati in cassa integrazione e la storica carrozzeria di Mirafiori è stata chiusa e forse riaprirà non prima di settembre.

La Fiat è una multinazionale che da tempo non gravita più sull’Italia, ma finché c’era Marchionne aveva perlomeno un italiano alla guida. Adesso decide tutto un portoghese che vive a Parigi, Tavares. Per lui Torino e l’Italia sono solo la provincia di un grande Impero.

Tanto tempo fa, Edoardo Agnelli, figlio dell’Avvocato, rilasciò un’intervista che fece scalpore, in cui ipotizzava che un giorno a Mirafiori si sarebbero coltivati i fiori. Non vorrei che fosse stato anche troppo ottimista, perché di questo passo, più che a una serra, Mirafiori rischia di assomigliare a un deserto."