Sara chiede a Giovanni di rispondere soltanto con un sì o con un no alla sua domanda...
Ed ecco Sara che, in questa clip, si propone esplicitamente al Dott Mari evidenziando la confusione di fondo che c’è dentro di lei tra relazione reale con il suo terapeuta e l’ amore di transfert, ripetizione di una relazione precedentemente vissuta.
Gli sceneggiatori e gli attori sono riusciti a rendere qui benissimo la situazione di grande sofferenza della paziente che, chiaramente bisognosa di aiuto, sta cercando di fare agire al suo terapeuta qualcosa che ha a che fare con il suo passato, coinvolgendolo in una relazione “tossica” in quanto implicante la rottura di regole, il superamento dei limiti e la confusione dei ruoli. Questo tipo di relazione è quello che la paziente confonde con l’amore. Nello stesso tempo Sara sembra sintonizzarsi con un disagio profondo del suo terapeuta e capire a qualche livello come Giovanni si senta in crisi. Ed in effetti il Dott Mari è qui disorientato, incapace di distinguere tra le proiezioni della paziente che gli attribuisce sentimenti che prova lei e quel che lui stesso sente. Giovanni nega il suo desiderio per Sara ma sembra un po’ incerto in questa relazione che dovrebbe essere terapeutica e che, anche per lui, forse, sta perdendo i connotati in quanto tale.
Maria Teresa Palladino, psicoanalista SPI (Società Psicoanalitica Italiana)