Il 14 maggio 2024, le forze dell'ordine hanno sequestrato la celebre pizzeria "Dal Presidente" in via dei Tribunali a Napoli, nell'ambito di un'operazione contro il clan Contini. Questa operazione ha portato all'arresto di cinque persone, tra cui un poliziotto, accusate di trasferimento fraudolento di valori e autoriciclaggio, aggravati dal metodo mafioso per agevolare il clan.
Il clan Contini, parte della storica "Alleanza di Secondigliano" insieme ai clan Licciardi di Secondigliano e Mallardo di Giugliano, ha infiltrato vari settori economici, tra cui la ristorazione, la panificazione e i servizi turistici, per riciclare denaro proveniente da attività illecite. L'attività investigativa, condotta dalla Procura della Repubblica di Napoli, Guardia di Finanza e Squadra Mobile della Questura di Napoli, ha rivelato l'intestazione fittizia di due società nel settore della ristorazione e panificazione e di un'impresa individuale nel settore turistico. Il clan utilizzava queste attività legali per generare reddito da utilizzare per sostenere i membri incarcerati e le loro famiglie, mantenendo così l'interdipendenza tra gli affiliati e assicurando la loro fedeltà. La pizzeria "Dal Presidente", uno dei locali storici di Napoli, era gestita da Massimiliano Di Caprio, ora arrestato. Le indagini hanno mostrato che una parte dei guadagni della pizzeria veniva destinata alla famiglia di un esponente di spicco del clan, detenuto per traffico di sostanze stupefacenti. Il clan Contini ha dimostrato una notevole capacità di adattamento, infiltrandosi in settori economicamente rilevanti e difficili da monitorare. Le operazioni di riciclaggio venivano realizzate attraverso ripetuti versamenti in contanti sui conti societari e personali, per un totale di 412mila euro, ora sequestrati insieme alle quote societarie e agli immobili, per un valore complessivo di oltre 3,5 milioni di euro. Le dichiarazioni dei collaboratori di giustizia hanno ulteriormente consolidato le prove raccolte durante le indagini. Tra le persone arrestate figura anche un poliziotto, in servizio presso la Stradale di Avellino, accusato di intestazione fittizia di una società per la produzione e vendita di prodotti da forno. Le autorità locali hanno espresso soddisfazione per l'operazione, sottolineando l'importanza di combattere il riciclaggio di denaro e l'infiltrazione mafiosa nelle attività economiche. Tuttavia, il caso ha sollevato preoccupazioni tra i residenti e i commercianti di Napoli riguardo la pervasività della criminalità organizzata nella città. La pizzeria "Dal Presidente", nota per la sua storia e la sua qualità, rappresenta un simbolo della cultura e della tradizione napoletana, e il suo coinvolgimento in attività mafiose ha scioccato la comunità locale.