Scherzo telefonico al figlio del portavoce di Putin: "Devi presentarti domani per essere mobilitato". La risposta a sorpresa

Il Presidente russo Putin ha dato il via alla mobilitazione di massa, che porterà sul campo di battaglia altri 300.000 soldati. Alcuni oppositori hanno effettuato delle chiamate ai più vicini sostenitori di Putin. Tra questi Nikolay Peskov, figlio del portavoce di Putin, Dmitry Peskov. Durante la telefonata al giovane veniva chiesto di presentarsi alle visite mediche di rito. Il figlio di Peskov ha risposto che non si sarebbe presentato perché "sa, sono il signor Peskov e non è del tutto corretto per me essere incluso "nella chiamata alla mobilitazione". In qualsiasi caso, a breve, risolverò la questione a un livello diverso". Continua  Peskov di non aver dato il suo consenso ad arruolarsi come volontario: "Ho bisogno di capire in generale cosa sta succedendo e quali diritti ho". "Non ho problemi a difendere la mia patria, ma ho bisogno di capire la ragione del mio essere chiamato: farò quello che mi verrà detto. Se Vladimir Putin dice che devo andarci, ci andrò. Ma non dovrei essere presente nella lista".