La Gabbia Open

Noi operai italiani costretti a lavorare come cinesi

L'ACC, in provincia di Belluno, è la prima fabbrica veneta ad essere diventata Made in China: dal primo dicembre il nuovo amministratore si chiama mister Wu, fiduciario della cinese Wanbao, che ha comprato l'ACC per un pezzo di pane dopo che un pool di banche guidate da Goldman Sachs ha spremuto la fabbrica. Per salvare l'ACC dalla chiusura, i sindacati hanno accettato un accordo che "cinesizza" gli operai: i più vecchi (e costosi) licenziati, i meno produttivi in cassa integrazione. Chi rimane al lavoro deve rinunciare a scatti di anzianità e premi di produzione: un taglio secco che può arrivare fino al 20% della paga. 
Il conflitto tra operai è stato durissimo ma alla fine la medicina cinese è stata ingoiata. "Per un posto di lavoro ci siamo sottomessi e questo non è che l'antipasto" dicono i lavoratori, rassegnati, al microfono di Danilo Lupo.