Il racconto di Achille Occhetto, l'ultimo leader comunista: "Il mio merito, al di là del cambiamento del nome del Partito Comunista, è stato quello che, due secondi dopo la caduta del Muro di Berlino, ho detto 'Qui cambia tutto, cambia la politica del '900 e la campana del nuovo inizia suona per tutti'. Non è rimasto più niente in piedi, anche la destra e la Democrazia Cristiana hanno cambiato, non ci sarebbe stato l'Ulivo senza la svolta della Bolognina. Mi sono commosso invano, perché dopo è incominciato il male oscuro della sinistra, che continua fino ai giorni nostri".