Nel ghetto di Rignano garganico, vicino Foggia, la Direzione distrettuale antimafia di Bari ha disposto lo sgombero per infiltrazioni criminali e le ruspe hanno raso al suolo le baracche. Due incendi, in cui
hanno perso la vita due migranti, causati dall’esplosione delle bombole a gas, hanno completato l’opera di distruzione. La più grande baraccopoli d’Italia era capace di ospitare fino a 3mila migranti nei periodi di raccolta. Per più di 10 anni, questa è stata la terra degli africani sfruttati nei campi; dei caporali, che qui trovavano manodopera a bassissimo costo; e della criminalità. Prostituzione, traffico di droga, lavoro irregolare: il ghetto prosperava grazie a un’economia illegale. C’è resistenza ad abbandonare il ghetto. La Regione ha messo a disposizione una struttura con 320 posti. Ma molti migranti sono ancora qui perchè temono che andando via, non avranno più il lavoro dai caporali (Paola Moscardino)