La "pancetta", le ragazze, la mamma che gli rompe la chitarra e le lasagne per Lorenzo Cherubini
Alcuni estratti dell'intervista barbarica a Cesare Cremonini
"Nessuno è più felice di me perché tu sei emiliana, e io ogni volta che vengo a Milano non incontro mai nessuno delle nostre parti."
"C'era una battuta che facevamo da piccoli: dove andiamo, a Sanremo? No, andiamo a Santo Domingo."
"Io da piccolo ero abbastanza tremendo, pensavo solo alla musica e poco a studiare."
"Io ho avuto una educazione molto rigida che poi mi è servita perché quelli sono stati i binari per crescere."
"Mio padre è dietologo e quando li chiamo la sera mi dice: Cesare, quando rientri nel tuo corpo?"
"La canzone diceva "fidati di me non sono un latin lover" ma era un po' paracula."
"Prima di fare questo mestiere in poche mi filavano. Nelle classifiche della classe a scuola ero sempre ultimo."
"Le canzoni più belle sono quelle che esprimono le debolezze che la società e i rapporti di oggi non ci permettono di esprimere. Io definisco sempre le mie canzoni degli insuccessi di successo."
""Vorrei" è la prima canzone che ho scritto in vita mia, ero in vacanza con i miei genitori a Maratea, non avevo il pianoforte e inizia a musicarmi la canzone nella mia testa."
"Compiere 30 anni mi ha mandato in paranoia per 4 giorni: non ho chiuso occhio e pensavo che la mia vita era alla frutta, finita. Ma per 4 giorni di crisi ogni decade ci metterei la firma."
"Credo che il mio percorso sia quello di un ragazzo che si è trovato estremamente pieno di responsabilità molto giovane, e con un mestiere e un contatto con gli adulti già da molto giovane."
"Io credo che si soffra per amore perché c'è tanto bisogno di amore."
"L'incontro con il rock e la musica dei Queen mi ha cambiato la vita. Dopo questo incontro volevo diventare un cantante."