Parlano i sindaci che in Lombardia hanno fatto i test sierologici sugli anticorpi ai cittadini, contravvenendo alle indicazioni della Regione Lombardia che per settimane li ha vietati.
"A me hanno detto: stai attento perché hai scontentato qualcuno nel palazzo regionale e quindi non sei ben visto", dice il sindaco di Robbio, nel pavese.
E il sindaco di Cocquio Trevisago, nel varesotto, porta tutto in Procura: "Mi hanno scritto che uscire pubblicamente contro la Regione in questo momento avrà delle ricadute sul presente e sul futuro". Il servizio di Alessio Lasta
“In Lombardia c'è un unico test sierologico che la Regione ha validato ed è quello della multinazionale Diasorin, in vigore dal 23 aprile. Prima di quella data, per settimane le richieste dei sindaci del territorio per avviare uno screening di massa della popolazione e vedere chi aveva o meno gli anticorpi al Covid, non sono state ascoltate dai vertici della Lombardia. Per questo alcuni comuni si erano organizzati per dare risposte ai loro cittadini. Ma chi ha sfidato la regione è stato messo all'angolo. "Quando un'istituzione ha paura di un'altra istituzione è una cosa bruttissima", dice il sindaco di Robbio, il primo ad aver realizzato un test sierologico per i suoi cittadini.