Crisi di governo: la resa dei conti in Senato

Il premier Giuseppe Conte ottiene la fiducia al Senato con 156 voti, ma deve guadagnare la maggioranza assoluta per non cadere nella trappola del leader di Italia Viva Matteo Renzi. Salvatore Gulisano e Luca Bertazzoni.

“C’era davvero bisogno di aprire una crisi politica in questa fase? – domanda il presidente del Consiglio Giuseppe Conte in Senato –. Ritengo di no. Quindi adesso bisogna voltar pagina”. In Senato, i voti che sostengono la fiducia al governo sono 156. Eppure le trattative per ottenere la maggioranza sono continuate fino all’ultimo secondo.

La senatrice del Gruppo Misto Paola Nugnes dice: “Siamo in una maggioranza difficile da gestire: la coperta è corta, se la tiri da un lato scopri l’altra parte”. E la senatrice Elena Fattori aggiunge: “Noi ci copriamo con la coperta solo a sinistra”. Dopo il colloquio con il presidente della Repubblica Sergio Matterella, “il presidente del Consiglio Conte ha capito che deve fare in fretta. Già a metà della prossima settimana, il governo è atteso a un appuntamento, un voto con la giustizia che Renzi vuole trasformare in una trappola per l’esecutivo – dice il giornalista Ilario Lombardo –l’obiettivo di Conte è dimostrare nel più breve tempo possibile di poter fare a meno di Matteo Renzi.” Salvatore Gulisano e Luca Bertazzoni.