Stefano Massini toglie il fiato con un intervento agghiacciante, facendo sue le parole della deposizione di Eichmann, il gerarca nazista responsabile di aver gestito e organizzato la macchina mortale dell'Olocausto. A sentirlo, tutto sembra normale e legittimo, in un impressionante ritratto della mediocrità umana. Nessun senso di colpa, nessuna domanda, bensì la piena banalità del male, come avrebbe scritto Hannah Arendt.
(A un dialogo immaginario fra Eichmann e la Arendt è dedicato il libro di Massini "Eichmann - Dove inizia la notte" edito da Fandango, da cui è tratto il racconto andato in onda)