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Renzi: Paese arrugginito. Ora il coraggio di scelte radicali.. Se perdo sarà solo colpa mia

Discorso programmatico del premier: non ho l'età di sedere in questo Senato. Voglio essere l'ultimo presidente a chiedere la fiducia a quest'aula. "Ripartire dalla scuola. Sblocco totale dei debiti della P.A. Basta derby ideologici sulla giustizia. Da giugno riforma organica. Legge elettorale, riforma del titolo V e del Senato sono una sola cosa. Se le cose non dovessero andare, nessun alibi"

"Siamo un Paese arrugginito, incatenato dalla burocrazia, per questo è il momento di avere il coraggio di scelte radicali". Matteo Renzi sottolinea tutta l'urgenza che caratterizza questo periodo storico, in cui la politica si trova a rincorrere il Paese e soplo con le riforme questa distanza può essere colmata. E' il primo banco di prova del nuovo esecutivo, il più delicato perchè comunque la maggioranza sarà risicata. 
"Riflettevo che non ho l'età per sedere nel Senato della Repubblica. Comunico di voler essere l'ultimo premier a chiedere a questa Aula la fiducia", annuncia Renzi, che bisticcia copn i senatori del M5s, che più volte lo interrompono: "noi del Pd non abbiamo paura di andare ad elezioni qualora le cose andassero male, risponde l'ex sindaco di Firenze, elezioni che avrei preferito avessero preceduto questo passaggio questo è un governo politico, anche se avrei preferito che questo passaggio fosse preceduto dalle elezioni. 

Quindi il capitolo economia, che il premier introduce parlando di scuola e istruzione perché "da lì riparte un Paese, da lì nasce la sua credibilità". Tanto che annuncia l'intenzione di andare in visita ad una scuola ogni settimana a partire già da mercoledì, in un istituto di Treviso.
"Porteremo immediatamente alla vostra attenzione, annuncia Renzi, una riduzione a doppia cifra del cuneo fiscale, grazie a misure serie, irreversibili, non solo legate alla revisione della spesa e i primi risultati si vedranno già quest'anno. Serve, incalza il premier, un cambio radicale della politica economica, perchè i numeri di questa crisi sono i numeri di un tracollo".
Ma Renzi annuncia anche lo sblocco totale dei debiti della Pa, che deve essere completamente riformata e resa trasparente. Inoltre, la politica deve affidare tempi certi al ruolo dei dirigenti: "non esiste il tempo indeterminato, con i governi che passano e i dirigenti che restano e fanno il bello e cattivo tempo".  
Altra urgenza, la giustizia: "è arrivato il momento di mettere nel mese di giugno all'attenzione di questo Parlamento un pacchetto organico di revisione della giustizia che non lasci fuori
niente. Parto dalla giustizia amministrativa. Abbiamo vissuto venti anni di scontro ideologico sulla giustizia, dopo venti anni le posizioni sono calcificate", osserva il presidente del Consiglio. 

Capitolo riforme: "noi proponiamo che entro marzo la riforma del Senato parta dal Senato e la riforma del titolo V dalla Camera. Ma le due cose sono un tutt'uno con l'Italicum, che è pronto per essere discusso alla Camera. E' una priorità ed è una prima parziale risposta all'esigenza di evitare che la politica perda ulteriormente la faccia". 
Chiusura dedicata ai marò (vicenda allucinante) e a Lucia, sfregiata dal fidanzato.

Quindi l'appello finale: "l'opportunità non è pari, è dispari: ce n'è solo una. C'è una sola occasione. Se dovessimo perdere non cercheremo alibi, se dovessimo perdere questa sfida la colpa sarebbe solo mia".