Il terreno di Maccarrese su cui è previsto il raddoppio dell’aeroporto non è disabitato. Lì, sul lotto di proprietà della famiglia Benetton, sorgono 30 attività agricole che danno lavoro a circa trecento persone: coltivano carote, zucche, cicoria e tanto altro. L’ipotesi di raddoppio per loro è un dramma: finché la destinazione d’uso dei terreni non sarà chiarita non potranno accedere ai fondi agricoli comunitari, quelli che permettono alle attività del primario di sopravvivere. Per loro non è nemmeno conveniente fare investimenti di tasca propria perché, denunciano gli agricoltori, non verrebbero calcolati negli indennizzi. C’è poi una questione ambientale: il lotto di agro-romano è infatti vincolato dal ministero dell’Ambiente e proprio di recente è passato al livello uno, il più alto. In altre parole qui non si può costruire nulla.