Pericolosa jihadista in Italia, normale cittadina a Bucarest e Vienna. E’ la storia di Diana Ramona Medan, la trentaseienne rumena residente a Bolzano espulsa lo scorso agosto perché considerata a rischio terrorismo. La decisione della magistratura italiana non trova però d’accordo i giudici austriaci: per questo la donna vive al confine, in attesa della decisione del Tar sulla sua vicenda. Servizio di Adele Grossi
Ramona in Italia era una piccola imprenditrice, aveva aperto una lavanderia con i fondi europei, e si era convertita all’Islam perché questa è la fede del marito tunisino. A causare l’espulsione la sua attività sui social dove, con lo pseudonimo di Diana Kauther, pubblicava post radicali. In occasione degli attentati di Charlie Hebdo ha espresso suo apprezzamento per la strage minacciando i paesi occidentali: “Unici fascisti e criminali siete voi che andate in altri paesi ad ammazzare la gente con la scusa più schifosa al mondo della democrazia e libertà”.