Antonio ha 64 anni, gli ultimi 10 vissuti nel dormitorio comunale di Brindisi, dove è l’unico italiano. La struttura è nata per ospitare gli immigrati regolari. Ma lui non aveva nessun posto dove andare dopo che la sua casa è crollata. Di professione faceva il cuoco, da ragazzo aveva preso il diploma all’alberghiero. Per anni ha lavorato nei ristoranti degli hotel in giro per l’europa, ma per motivi di salute ha dovuto lasciare. Non poteva più stare nelle cucine tra i fumi. Senza casa e senza un lavoro non aveva nessuna altra possibilità, se non quella di venire a dormire qui. A nulla sono servite le tante domande presentate al Comune di Brindisi per ottenere una casa. Per sopravvivere, fa qualche lavoro saltuario. Non ha nulla solo qualche vestito rigorosamente conservato nel suo unico armadietto, e le foto dei suoi genitori che non ci sono più appoggiate sul comodino.