LO STATO DEI SEGRETI

Le dichiarazioni di Pollari, ex numero uno del Sismi, che si dice pronto a svelare i "misteri d'Italia", accendono lo scontro politico.

In un'intervista sulla vicenda Sismi rilasciata ieri all'Unità , Antonio Di Pietro, ministro delle Infrastrutture, chiede al Governo di togliere il segreto di Stato: "E' proprio per non sottostare a un potenziale ricatto che il premier si deve muovere. Ben venga sapere quel che di buono ha fatto il Sismi ,ma c'è anche qualcosa di brutto visto che i servizi segreti deviati non sono un'invenzione".
In una nota Di Pietro replica alle dichiarazioni rilasciate quest'oggi da Niccolò Pollari ("Rispetto il segreto di stato se però il presidente del Consiglio riterrà  di svincolarmi dal segreto, se mi autorizzerà  a farlo state tranquilli che io sarò estremamente esaustivo"): "Ora può andare al Copaco - afferma l'ex pm - e riferire quanto è a sua conoscenza perché, quella struttura parlamentare, è sottoposta anch'essa al vincolo del segreto e quindi non ci sono ragioni di segretezza da difendere".

Sulla necessità  di una commissione d'inchiesta per accertamenti sui presunti dossier illegali del Sismi, Alfredo Mantovano, senatore di An e membro del Comitato parlamentare di controllo sui servizi segreti, ha detto che un simile compito "secondo il rispetto delle regole" deve essere svolto dall'organismo parlamentare preposto al controllo dei Servizi, cioè al Copaco.

Hanno partecipato anche il generale Piero La Porta, Esperto di studi strategici, ed il giornalista Giuseppe Sottile.


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