In Veneto gli imprenditori non hanno dubbi sulla necessità di ripartire. Il contagio? “È un rischio aggiuntivo. Tutte le attività hanno dei rischi”. Ma chi vigila sul rispetto delle norme di sicurezza racconta: “Un controllo efficace non c’è”. Luca Bertazzoni e Ambra Orengo
Continua il viaggio di Piazzapulita in Veneto, dove tanti imprenditori non si sono mai fermati e altri aspettano di ripartire a breve. Ed è tanta la rabbia: “Se andiamo avanti ancora un mese così metà delle ditte chiudono. Riaprire? È già tardi”, dice Toni. “Come la gente lavora in ospedale per curare quelli che stanno male, adesso le imprese devono lavorare per mantenere chi non può lavorare”, sottolinea il presidente di Confindustria Vicenza, Luciano Vescovi. La ripresa dovrebbe essere vincolata al rispetto delle norme di sicurezza: una condizione che, ci racconta un lavoratore, non viene sempre rispettata. E chi, dall’ispettorato del lavoro, deve controllare, ha molti dubbi sull’efficacia delle verifiche. Luca Bertazzoni e Ambra Orengo