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Pietrangelo Buttafuoco: le balle elettorali ai tempi dei social

Dai ludi cartacei ai giochi informatici.

La balla è in agguato.

La truffa elettorale non arriva più dalla matita copiativa bensì da internet dove, secondo i servizi segreti, alto è il rischio di manipolazione.

Come i russi in America hanno fatto vincere Trump contro Hillary Clinton, così oggi, in Italia, i cosacchi smanettoni vogliono far perdere Matteo Renzi. E far vincere i populisti.

Twitter, Facebook e pure gli sms di Vladimir Putin fabbricano le fake news che nascondono i grandi meriti della politica in Italia.

A Embraco, infatti, non c’è stato alcuno sbraco: i 500 licenziati non esistono.

Il militante di Forza Nuova a Palermo non è stato legato e poi picchiato da dieci incappucciati.

E non si sa come vanno a finire le vicende giudiziarie del Pd, ha ragione Renzi.

Si sa, invece, dove vanno a finire le vicende non giudiziarie dei Cinque Stelle, quelle dei rimborsi: nella grande bolla della propaganda.

Balle blu in campagna elettorale.

Gianni Letta già vede Maria Elena Boschi futuro premier. Paolo Gentiloni piace a tutti, come al Corriere della Sera che lo celebra tennista temuto.

Dice che Gentiloni ha il rovescio smorzato.

Dice che lo piazza ogni cinque dritti a fondo campo.

Detto ciò, urge la domanda.

Ulisse che scocca la freccia tra gli anelli di dodici scuri e scaccia i proci è solo un populista oppure è un Gentiloni già intravisto dal pur cieco Omero?

E’ sempre lì, o lì o là, è la sentenza di Giufà.